Si è tenuta ieri a San Gregorio Armeno la manifestazione Sanghe Nuosto, il primo evento dedicato a San Gennaro, celebrato nella popolare via dei presepi di Napoli, che si è già rivelato un successo. In tanti, infatti, si sono precipitati sul posto per immergersi nella magica atmosfera popolare partenopea tra balli, canti e degustazioni tipiche.
La festa di San Gennaro a San Gregorio Armeno è un successo
Per acclamare il miracolo di San Gennaro, con l’avvenuta liquefazione del sangue alle 10:02 in punto, migliaia di persone hanno preso parte, nel pomeriggio di ieri, alla prima edizione di Sanghe Nuosto – San Gregorio Armeno incontra San Gennaro, organizzata dall’associazione Le Botteghe di San Gregorio Armeno.
“Qualche settimana fa abbiamo organizzato la prima edizione della festa di San Gaetano a San Gregorio Armeno, è stato un grande successo. Ora abbiamo replicato con la prima edizione di Sanghe Nuosto. Ormai la via più famosa di Napoli sta riscoprendo le sue potenzialità non solo come indotto commerciale natalizio, ma noi, difensori della tradizione vogliamo lanciare un messaggio chiaro. San Gregorio resta un volano culturale che mette insieme le arti e le tradizioni antiche della città di Napoli, ma anche la cucina” – ha detto il presidente Vincenzo Capuano.
Grazie alla Locanda di Gigi Lista ‘Il Seggio del Popolo’, abbiamo potuto offrire a cittadini e turisti piatti e vino (Ciglio del Gatto) tipici delle terre nostrane. Ringrazio chiaramente tutti i presenti, i musicanti e gli artisti che hanno reso possibile tutto ciò. Ringrazio il direttore del Quotidiano ‘L’Identitario’, Emilio Caserta, Media Partner dell’evento”.
“Non è finita qui però, l’Agenda San Gennaro. Il 30 settembre ci sarà l’evento in piazzetta del Grande Archivio per il premio San Gregorio Armeno, che intendiamo consegnare al Maestro Peppe Barra, perché per noi ‘a Cantata dei Pastori è un simbolo importantissimo della tradizione napoletana. Con questo premio vogliamo trasmettere un messaggio di cultura presepiale, sperando sempre di più in un mondo senza ultimi”.